I quaderni botanici di Madame Lucie
La copertina di questo libro mi ha sempre colpita. Evoca in me ricordi piacevoli dell’infanzia. Sono soprattutto i fiori che attraggono la mia attenzione. Non ho il pollice verde purtroppo, ma mia madre e le mie nonne sì e hanno sempre creato dei giardini meravigliosi. E sono i fiori, i prodotti dell’orto che aiuteranno la protagonista di questo libro, Amande, ad uscire dal baratro di disperazione in cui è caduta in seguito a due gravi perdite.
Amande fugge dalla città in cui ha vissuto per anni per rifugiarsi in una grande casa isolata dove rinchiudersi al buio per non vedere la luce e la gente, ma la casa nasconde diari e calendari di chi ha vissuto in quel luogo prima di lei dove ci sono annotazioni riguardanti il giardino. Da quelle annotazioni trarrà la forza di reagire e rifarsi una nuova vita, perché la natura sa sempre regalarci nuove sorprese.
Il libro è intenso, emozionante. All’inizio la lettura è stata difficile per l’immenso dolore di Amande, la sua disperazione mi ha colpito nel profondo, i tentativi disperati di Amande di annullarsi, di cancellare se stessa per poter dimenticare sono strazianti, è sola e vuole stare da sola, eppure la casa, testimone silenziosa del suo dolore le offre un appiglio. Qualcuno ha vissuto prima in quel luogo e offre ad Amande un lascito importante che sono appunto i quaderni e i calendari. E Saranno i quaderni che spingeranno Amande a reagire: imparerà a prendersi cura di fiori ed ortaggi. Scoprirà quanto possa essere piacevole veder nascere i frutti della terra e ricomincerà a vivere stringendo anche amicizie improbabili.
Io non sono una da orto e giardino, eppure l’idea di questa donna che trae forza dalla terra mi ha rincuorato perché Amande ha bisogno di un nuovo scopo nella vita.
La scrittura scorrevole del libro aiuta molto ad entrare in empatia con Amande. La vicenda viene raccontata con delicatezza, come se la scrittrice entrasse in punta di piedi nella vita della protagonista toccando il cuore del lettore.
È uno dei romanzi più belli che abbia letto quest’anno. Mi ha fatto soffrire, mi ha commossa, consiglio a chi voglia leggerlo di tenere dei fazzoletti accanto.
Sono convinta poi che il lettore potrebbe trarre anche degli insegnamenti da questo libro. Come Amande scopre una nuova spiritualità attraverso la natura, anche noi potremmo essere in grado di trovare appigli utili a salvarci nei momenti di disperazione, perché ci sono momenti nella vita di ognuno di noi in cui un aiuto esterno non può che farci bene.
Letto alle terme colli euganei https://www.termepreistoriche.it/
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