Ross Poldark di Winston Graham

Descrizione

Cornovaglia, 1783. Ross Poldark, figlio di un piccolo possidente morto da poco, torna a casa, esausto e provato, dopo aver combattuto per l'esercito inglese nella Rivoluzione americana. Ora è un uomo maturo, non più l'avventato ed estroverso ragazzo che aveva dovuto abbandonare l'Inghilterra per problemi con la legge. Desidera soltanto lasciarsi il passato alle spalle e riabbracciare la sua promessa sposa, la bella Elizabeth. La sera stessa del suo arrivo, però, scopre che, anche a causa di voci che lo davano per morto, la donna sta per convolare a nozze con un altro uomo. Non solo: Nampara, la casa avita, si trova in uno stato di abbandono, cui ha contribuito anche una coppia di vecchi servi, fedeli ma ubriaconi. Devastato dalla perdita del suo grande amore, Ross decide di rimettere in sesto Nampara e di concentrarsi sugli affari che il padre ha lasciato andare a rotoli, tornando a coltivare le terre e lanciandosi nell'apertura di una nuova miniera. Viene aiutato dalla cugina Verity, dai due servi e da Demelza, una rozza ma vivace ragazzina che ha salvato da un pestaggio e che, impietosito, ha preso a lavorare con sé come sguattera. Nella terra ventosa di Cornovaglia si intrecciano i destini dei membri della famiglia Poldark, primo fra tutti il forte e affascinante Ross, ma anche della gentile Verity, di Elizabeth, tormentata da segrete preoccupazioni, e di Demelza che, diventata una bellissima donna, è determinata a conquistare il cuore dell'uomo che le ha cambiato la vita.


Recensione

Una vita fa vidi alla televisione la prima serie della BBC dedicata alla saga dei Poldark e benché fossi poco più di una ragazzina me ne innamorai, quindi ho accolto con gioia la notizia che la casa editrice Sonzogno avrebbe pubblicato l'intera saga.
Ross Poldark è una figura emblematica, figlio di un possidente decaduto, dopo aver combattuto in America torna in Inghilterra nella tenuta di famiglia a Nampara. I fasti di una volta sono ormai lontani, la casa e le terre sono in mano a due dipendenti rozzi e lazzaroni e per completare il quadro già di per se deprimente scopre che Elisabeth, la donna che ama, ha sposato niente meno che suo cugino Francis, più ricco e più affascinante.
Per Ross si prospetta quindi un periodo difficile, rimettere in piedi Nampara prende tutto il suo tempo, le sue forze, in una Cornovaglia dove,  a fianco di famiglie ricche e agiate, troviamo minatori che soffrono per il duro lavoro a cui sono sottoposti, dove miseria, sporcizia e violenza sono sempre in agguato pronti a prendersi la vita delle persone, il cui destino e la sopravvivenza sono spesso legati al clima o alla pesca in mare.
Ho trovato ottima l'indagine psicologica dei personaggi, i loro sogni, i desideri sono ben descritti, con loro si ama, si odia e si gioisce quando la vita offre loro delle possibilità. 
Molto belle sono le descrizioni della natura, degli aspetti della vita quotidiana dei minatori e soprattutto come l'autore ha reso la figura di Demelza  e il suo passaggio da monella impenitente a donna decisa ad ottenere ciò che vuole.
Mi ha stupito il modo di scrivere di Graham. L'ho trovato fresco e moderno (Graham ha scritto il primo libro della saga negli anni '40), diciamo che può benissimo essere scambiato per uno scrittore dei giorni nostri, soprattutto perché ha saputo dare nel suo libro uno spazio notevole alle figure femminili che si muovono attorno a Ross, è non è una cosa da poco.

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