Le coincidenze dell'estate, di Massimo Canuti



Descrizione

Milano, estate. Vincenzo è un adolescente particolare: ha pochi amici, è amante della musica metal e degli skate, e non sa ancora bene se è attratto dai ragazzi o dalle ragazze. Italo è un uomo di circa cinquant’anni che un giorno si sveglia su un marciapiede e non ricorda nulla del suo passato. Comincia a vivere come un barbone cercando di ricostruire la sua identità finché non finisce per caso nell’androne del palazzo di Vincenzo. Il ragazzo ha un lampo, sembra riconoscerlo, ma fa finta di non averlo mai visto prima. Dove ha incontrato quell’uomo? E come ha fatto Italo a perdere la memoria? Ma ecco che in loro soccorso arriva Evelina, anziana inquilina del palazzo ed ex parrucchiera dei divi di Cinecittà. Sarà proprio lei, con la sua eccentrica vitalità e tenera presenza a riannodare i fili di un passato fatto di bugie e risentimenti. Le coincidenze dell’estate è un romanzo sull’amicizia inaspettata che può nascere fra tre persone di generazioni diverse, ma non solo. Parla della difficoltà di crescere in una famiglia a pezzi, della scoperta dell’omosessualità, del coraggio di uscire allo scoperto; è un romanzo sulla crudeltà del mondo del lavoro e su quanto sia traumatico ripartire da zero dopo aver perso tutto. Ma è soprattutto un romanzo sulla scoperta della propria identità. Tra sorelle circensi, suonatori di polka e ragazzine provocanti, Massimo Canuti scrive un libro leggero e toccante che a tratti assume la forma del giallo. Il tutto nell’insolita cornice di una Milano afosa, lenta e deserta, lontana dallo stereotipo della città fredda, svelta e indifferente che non lascia spazio a nessun contatto umano.

Recensione

L'approccio con questo libro non è stato facile. 
lo stile usato non mi piaceva,  le frasi brevi mi infastidivano e probabilmente, se non avessi dovuto leggere il libro per forza lo avrei lasciato perdere.
E sarebbe stato un gravissimo errore, perché andando avanti nella lettura ho iniziato ad apprezzare la storia e i suoi personaggi e una volta finito il libro hanno iniziato a mancarmi.
Vincenzo, il protagonista, è un ragazzo simpatico, abbandonato a se stesso da due genitori troppo impegnati a far carriera, ogni giorno deve affrontare tutto solo problemi legati all'adolescenza, a fare i conti con la sua sessualità e il timore di dire ai genitori di essere gay, si deve arrangiare in casa e quindi è un miracolo che non si cacci nei guai (anche se ci va molto vicino). Nell'affrontare poi un'estate milanese torrida riesce anche ad aiutare un uomo che ha perso la memoria e una sua vicina di casa anziana. Accanto a loro scopre un nuovo modo di divertirsi e di approcciarsi alla vita. Scopre che nell'indaffarata Milano, dove il tempo non si ferma mai e tutto si muove alla velocità della luce, si possono stringere amicizie e aprire il proprio cuore a chi ha, a volte, solo bisogno di compagnia. Ho letto tra le righe, ma è qualcosa di puramente personale, il desiderio di andare oltre le apparenze, di avere contatti umani veri e sinceri, di voler superare le barriere di indifferenza che spesso ci portano ad ignorare totalmente i nostri vicini di casa e le loro storie. 
Vincenzo, il nostro protagonista in un certo senso ci riesce, dandoci un segno di speranza, affrontando poi, al suo rientro a scuola, la vita in maniera diversa.
Forse Milano potrebbe offrire molto di più della sua freddezza e della sua continua fretta. Forse potremmo fermarci un attimo a pensare o osservare quello che ci circonda: non sarebbe poi male. Potrebbe accadere anche a noi di conoscere persone in grado di capirci e aiutarci, proprio come accade ai personaggi di questo libro.
Per fortuna l'ho portato a termine: mi sarei persa una storia bellissima.

Commenti

  1. Un libro letto ed amato moltissimo. Forse perchè quella parte di Milano la conosco benissimo, forse perchè benissimo l'autore ha saputo rendere la dicotomia tra il luccichio delle vie della moda ed i barboni che dormono sulle panchine poco più in là.
    Anche i personaggi li ho amati moltissimo quindi sì, per fortuna non ti sei fermata, perchè ti saresti persa davvero una bella lettura! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo libro è stata una vera sorpresa. Non avrei mai pensato di affermarmi così tanto ai personaggi. Hai proprio ragione: se lo avessi lasciato perdere avrei perso proprio una bella lettura.

      Elimina
  2. Ho amato questo libro ed è bello leggere che il suo messaggio in modo lento, ma arriva. E poi resta dentro.
    Ciao da Lea

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Arrivata alla fine l'ho consigliato anche alle mie amiche. Se pensi che all'inizio non mi piaceva...

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Questa volta leggo...#10 Lo scalpellino, di Camilla Läckberg

I quaderni botanici di Madame Lucie

Tu leggi? Io scelgo...#2 Guida astrologica per cuori infranti di Silvia Zucca