Eleanor Oliphant sta benissimo di Gail Honeyman
Titolo: Eleanor Oliphant sta benissimo
Autore: Gail Honeyman
Editore: Garzanti Libri
Data di pubblicazione: 17 maggio 2018
Pagine 344
Descrizione
Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent'anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient'altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D'improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.
Recensione
"Sul mio cuore ci sono cicatrici altrettanto spesse e deturpanti di quelle che ho in viso. so che ci sono. Spero che resti un po' di tessuto integro, una chiazza attraverso la quale l'amore possa penetrare e affluire."
Quando mi sono trovata davanti a questo libro mi sono detta che già solo il titolo fosse tutto un programma, perché Eleanor è una donna di cui si può dire di tutto, ma non che sta bene.
Giovane donna di circa trent'anni, porta sul volto le cicatrici di un passato oscuro e brutale e nell'animo una sofferenza indicibile. Ha studiato, ha anche un lavoro che le permette una vita decorosa, ma non ha amici e passa i weekend a bere vodka.
La sua storia ci viene raccontata in uno stile piatto, spesso ho avuto l'impressione di leggere una specie di lista della spesa dove le sue abitudini vengono elencate in maniera maniacale, e non nego che mi è scappato anche qualche sbadiglio. La sua quotidianità così ripetitiva mi infastidiva, ma soprattutto il suo parlare senza filtri diventava così irritante da farmi desiderare di non averla mai incontrata, perché di fronte ad una donna così solitaria, poco empatica, quasi scocciata da visite e telefonate non è facile provare simpatia, ma superato lo scoglio della prima parte i miei sentimenti nei suoi confronti hanno iniziato a cambiare perché purtroppo Eleanor è una donna che parla da sola per dimostrare a se stessa di essere viva,e non è una bella cosa e quando si trova ad avere a che fare con persone in difficoltà e si scopre in grado di provare emozioni ci si domanda se per questa donna così solitaria e poco incline ai contatti umani ci possa essere una speranza.
Per lei non è facile avere amici, ma poco a poco Eleanor scopre quanto possa essere piacevole ricevere complimenti per il proprio aspetto fisico o attenzioni e dimostrazioni d'affetto.
Il suo considerare "normale" stare sempre da sola non è probabilmente la soluzione a tutti i suoi problemi e attraverso una difficile lotta interiore riuscirà a combattere contro i suoi demoni, ad accettare le emozioni umane che prova per le persone entrate nella sua vita quasi per caso e che aveva sempre cercato di affogare con l'alcol.
Eleanor accetta quindi di avere amici, dopo aver toccato il fondo inizia a lottare per la propria salvezza interiore, reagisce e affronta finalmente il suo passato. E quando finalmente scopre di provare affetto per un suo amico si rende conto che nel suo cuore c'è spazio per i sentimenti.
Posso sinceramente dire che alla fine io e Eleanor non siamo diventate amiche. Questo libro non sarà mai inserito nella lista dei miei preferiti, ma posso affermare che, nonostante l'antipatia iniziale verso questa donna, terminato il libro, mi sono ritrovata a fare il tifo per lei e mi sono augurata che quelle brutte cicatrici che porta nel cuore possano guarire permettendole di avere una vita migliore.
Non è stata una lettura facile e scorrevole per me, tutt'altro, ma mi ha fatto pensare parecchio, e devo dire che è un libro che lascia il segno, perché forse intorno a noi ci sono tante persone come Eleanor e non ci rendiamo neanche conto di quanto abbiano bisogno di aiuto.
Grazie al cielo lei lo ha trovato!
Ciao Laura ho sentito molto parlare di questo libro e conto di leggerlo quest'estate! All'inizio come te nutrivo dei dubbi ma poi col tempo ho cambiato idea complice le tante belle recensioni come la tua! Buona giornata! Rosa
RispondiEliminaGrazie Rosa, spero ti piaccia.
Eliminapensa che i miei bibliotecari lo hanno acquisto e tenuto da parte per me. ancora non l'ho letto perchè so che sarà una gran fatica. anche se ne sento parlare benissimo.
RispondiEliminaE' decisamente una lettura impegnativa, ma ce la farai. Ne vale la pena.
Eliminane sento parlare sempre bene e anche tu nonostante l'antipatia hai avuto un riscontro positivo. È in lista
RispondiEliminaIn effetti sì. Meno male che non l'ho abbandonato, anche se ne ho avuta la tentazione.
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