I veleni di Pompei di Arthur Crane


Titolo: I veleni di Pompei
Autore: Arthur Crane
Editore: Robin
Data di pubblicazione: 5 ottobre 2006
pagine 177
Costo: € 9,00

Descrizione

Durante il terremoto del 62 d.C., ben prima della famosa eruzione che distrusse Pompei, Meleagro, un cinico e astuto faccendiere, si imbatte in una strana morte per avvelenamento sulla quale un importante uomo politico lo chiama a fare luce. Le sue indagini sveleranno il mondo crudo e corrotto dell'antica Pompei.

Recensione

Alla vigilia del terremoto del 62 d. C. che colpirà Pompei e che rappresenta il preludio alla successiva catastrofe del 79, viene commesso un delitto: una giovane donna viene avvelenata in circostanze misteriose e per nascondere il cadavere il padrone di casa in cui la ragazza è morta chiede aiuto a Meleagro, un famoso giocatore d'azzardo, lanista e frequentatore di prostitute. 
Muovendosi in acque pericolose Meleagro riuscirà a risolvere il delitto consegnando l'omicida alla giustizia, il tutto attraverso una rappresentazione teatrale organizzata in onore dell'imperatore Nerone e di sua moglie Poppea.
In una Pompei corrotta, Meleagro sa come muoversi, come ottenere favori, come indagare nei posti più impensabili per arrivare alla verità.
L'autore compie un'indagine psicologica notevole soprattutto nei confronti di una delle coppie imperiali più famose e tormentate della storia, descrive il loro modo di rapportarsi con i sudditi che possono rivelarsi molto utili per i loro intrighi di corte. 
Poppea e Nerone si palesano in tutta la loro pericolosità sfruttando appunto la morte della ragazza, pericolosità che traspare soprattutto dalle parole di Meleagro, amico di Nerone fin dall'adolescenza e che, malgrado l'amicizia, si sente comunque sempre in pericolo ad avere a che fare con la coppia imperiale, soprattutto a causa del carattere instabile dell'imperatore, basta infatti una parola di troppo per segnare il proprio destino e guadagnarsi un'immediata condanna a morte.
La rappresentazione teatrale è quindi artificiosa, ben costruita, con un'attenzione maniacale nel raccontare ciò che è successo alla ragazza proprio per evitare ripercussioni spiacevoli.
Siamo poi davanti ad una ricostruzione storica interessante, dove fatti realmente accaduti vengono uniti a vicende create dall'immaginazione di Crane per regalarci un giallo accattivante.
Grazie alla descrizione della città di Pompei poi scopriamo le attività quotidiane dei suoi abitanti, il loro modo di vivere, le interessanti scritte incise sui muri delle case che sono arrivate fino a noi attraverso i secoli e le varie attività, anche poco lecite, a cui si dedicavano gli abitanti della città passata alla storia per la grande eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che ne ha sì cancellato la memoria per secoli, ma che le ha permesso di rinascere  splendida più che mai grazie al lavoro minuzioso degli archeologi.
E camminando fra le sue strade è facile lasciarsi andare all'immaginazione, pensando di poter incrociare Meleagro e unirsi a lui per indagare sul delitto...

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