Scrivere è un mestiere pericoloso, di Alice Basso


Titolo: Scrivere è un mestiere pericoloso
Autrice: Alice Basso
Editore: Garzanti Libri
Data di pubblicazione: 12 maggio 2016
Pagine: 341
Costo: cartaceo € 16,40 eBook € 8,99


Descrizione

La sua nuova sfida è creare un ricettario dalle memorie di un'anziana cuoca. Un'impresa ardua, quasi impossibile. Perché Vani non ha mai preso una padella in mano, e non le è chiarissimo il significato di parole come scalogno o topinambur. Ma inaspettatamente, mentre esegue l'incarico con il conforto morale di un gourmet come il commissario Berganza, una rivelazione cattura il suo interesse: la cuoca confessa un delitto. Un delitto che riguarda una delle famiglie più in vista di Torino, e che per la cronaca ha un altro colpevole. Berganza abbandona i fornelli per indagare, e adesso è lui ad aver bisogno di Vani, del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo, piena di falsi indizi: solo l'intuito di Vani può smascherarli.


Recensione

Vani è tornata e il divertimento è assicurato.
Alice Basso ha di nuovo fatto centro.
Con una scrittura briosa e accattivante ti inchioda alla poltrona facendoti dimenticare il mondo intero.
Si arriva a pensare che i suoi personaggi siano amici tuoi e ti ritrovi a fare il tifo per uno o per l'altro a seconda se siano più o meno simpatici.

Ho apprezzato molto in questo secondo libro la figura del commissario Berganza a cui Vani si affida per avere lezioni di cucina, perché si sa, solo la mente contorta di Enrico, capo di Vani, può concepire l'idea di affidare ad una ghost writer che odia cucinare la stesura di un libro di ricette! E Berganza per Vani è sempre disponibile e gentile tanto da offrirle su un piatto d'argento la possibilità di vendicarsi dell'ex fidanzato bugiardo.
A parte la vicenda narrata in questo libro, che è molto coinvolgente, ho trovato divertenti i capitoli dedicati alla descrizione della famiglia di Vani, anche se strozzerei volentieri con le mie mani sua sorella, un'ignorante di prima categoria che mi fa ringraziare il cielo di essere figlia unica.
Mi piacciono molto invece i colleghi di Berganza e in quanto a Riccardo, cosa dire, se non che Vani è una donna forte e determinata e mi sa che il signorino bugiardo e imbroglione dovrà così sudare per riconquistarla, sempre che ci riesca.

Sono personaggi accattivanti, simpatici, di un'intelligenza incredibile, e se proprio dovessi scegliere tra il commissario e Riccardo il compagno ideale per Vani sceglierei il primo perché è un uomo rassicurante, ma soprattutto rispettoso nei confronti della nostra eroina, e non è poco.

E' un libro di cui sono ben lieta di consigliarne la lettura.


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