Tra dovere e desiderio, di Pamela Aidan


Titolo: Tra dovere e desiderio
Autrice: Pamela Aidan
Editore: Tea
Data di pubblicazione: 25 febbraio 2010
Pagine: 283, Brossura
Costo: € 12,00 cartaceo

Descrizione:

"Orgoglio e pregiudizio", amato da milioni di lettori, rivela ben poco dei pensieri e dei sentimenti di Mr. Darcy, l'eroe misterioso e affascinante del capolavoro di Jane Austen. Ora, sullo sfondo dell'epoca Regency, perfettamente ricostruita nelle coloratissime atmosfere e nelle ambientazioni storiche e politiche, Pamela Aidan tenta di darci una risposta. Rievocando gli eventi narrati dalla Austen, crea una fitta e ricchissima storia parallela, che segue Darcy nel suo incontro con Elizabeth e nel tentativo di superare la forte attrazione che sente nei suoi confronti. "Tra dovere e desiderio", il secondo episodio della trilogia, copre il periodo "silenzioso", in cui Darcy, per svago, decide di accettare l'invito a Oxford di un vecchio compagno di studi. Nell'elegante dimora dell'amico dovrà confrontarsi non soltanto con le mire delle signore della buona società inglese, desiderose di trovare marito, tra cui la misteriosa Lady Sylvanie, ma con una serie di intrighi messi in atto dai suoi presunti amici. Per tutti coloro che desiderano continuare a sognare, ancora, tra i luoghi, le situazioni e i personaggi già amati nelle pagine di Jane Austen.


Recensione:

Con questo secondo libro Pamela Aidan continua la narrazione delle vicende di Darcy dopo aver conosciuto Elisabeth.

Il nostro gentiluomo ha ormai lasciato Netherfield. Ha convinto Bingley a lasciar perdere Jane e ha deciso che Elisabeth non fa per lui. Peccato però che la ragazza sia sempre nei suoi pensieri.
E' un libro che ci descrive la continua lotta del giovane tra ciò che il dovere gli richiede e il suo desiderio di correre da Elisabeth, tra quello che la società a cui appartiene gli chiede di fare e il suo cuore, e nel tentativo di opporsi ai sentimenti che prova, si reca in visita da un amico. Qua, nell'antica dimora, si troverà implicato in uno strano intrigo dove superstizione, strane credenze e la ricerca di vendetta la faranno da padrone.
Darcy sarà molto abile ad evitare di farsi coinvolgere in tutto questo e capirà che forse ricchezza e nobiltà non sempre vanno a pari passo con onestà e fermezza di carattere.

Ho apprezzato come l'autrice abbia descritto gli stati d'animo dei personaggi con accuratezza, attraverso le pagine del libro possiamo conoscere lo stile di vita del periodo Regency, la Aidan poi omaggia Jane Austen citando Ragione e sentimento, e a mio parere, anche se forse mi sono lasciata suggestionare un po' dal racconto, la dimora presso cui Darcy soggiorna ricorda in parte Northanger Abbey e suoi misteri.


E' a mio avviso un romanzo che dimostra quanto Pamela Aidan sia affascinata dalle opere della Austen e soprattutto dal signor Darcy: tutto il libro infatti è dedicato al nostro eroe, ai suoi atteggiamenti scostanti e inflessibili, un uomo che negli anni ha fatto battere il cuore a tante donne e devo dire che l'ho trovato interessante, perché finalmente possiamo farci un'idea di quello che provava Darcy solo a sentire nominare Elisabeth.


Ho sempre pensato che Jane Austen fosse stata parecchio cattivella con il nostro Darcy: mai una parola su di lui per quasi tutto il libro, va bene che Orgoglio e pregiudizio è un romanzo tutto al femminile, ma qualcosa di più sul povero Darcy, che con tanto coraggio sceglierà di entrare nella famiglia Bennet, poteva anche dircela!


Pamela Aidan invece è stata molto coraggiosa, ha scelto di raccontare tutta la storia di Darcy scrivendo un romanzo sulla sua lotta interiore, sulla sua fatica a dichiararsi, ad accettare la famiglia Bennet e tutto ciò che ne consegue. In questo libro inizia per Darcy una nuova vita, se prima era deciso ad evitare ogni coinvolgimento emotivo, ora inizia a cedere, con grande felicità di chi ha sempre amato Orgoglio e pregiudizio. 


Comunque preferisco sempre il romanzo originario, la magia della Austen è irripetibile e unica, ma è sempre piacevole leggere qualcosa che rimanda ai suoi romanzi se ben scritto, e questo libro ne è un esempio. Lo consiglio vivamente a chi ha amato Jane Austen come me, potrebbe sempre essere una lettura piacevole.

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