Niente tranne il nome, di Andrea Maggi
Titolo: niente tranne il nome
Autore: Andrea Maggi
Editore Garzanti Libri
Data di pubblicazione: 8 giugno 2017
Pagine: 220, Rilegato
Costo: cartaceo € 16,90 eBook € 9,99
Descrizione:
Ricostruirsi una vita dopo il divorzio è sconvolgente per Fulvio, che cerca di superare il trauma del tradimento subìto aggrappandosi al suo lavoro d'insegnante, oltre che alla passione per la pittura e, bisogna ammetterlo, a qualche sigaretta e a qualche bicchiere di troppo. Ma anche la serenità del suo ambiente scolastico di provincia è solo apparente. Mentre Fulvio cerca di aiutare alunni problematici come Chiara, ragazza difficile e pluribocciata, e l'amica Veronica, vittima di bullismo, l'istituto Galileo Galilei è scosso dalla morte violenta di un bidello. Fulvio si sente coinvolto in prima persona: è stato lui l'ultimo a vederlo vivo, al bar, la sera prima. E mentre l'indagine si concentra sui vecchi compagni di scuola della vittima, sarà proprio Fulvio a smascherare i segreti e i ricatti in cui affonda la spiegazione del delitto.
Mario Rosso, bidello presso una scuola secondaria di primo grado, viene ucciso in circostanze abbastanza misteriose, non solo, la sua casa viene messa a soqquadro e le uniche cose che l'assassino preleva sono il suo computer e una foto di classe.
Poco tempo dopo viene uccisa anche sua moglie.
Dei due omicidi si occupa il commissario D'Avanzo, un uomo burbero, poco cordiale, se vogliamo proprio dirla un vero orso, personaggio che mi è piaciuto fin dall'inizio perché è quel tipo di commissario che si getta a capofitto nel lavoro senza lasciare nulla al caso.
Attorno a D'Avanzo troviamo una serie di personaggi interessanti: Il Professore Fulvio Romoli con i suoi problemi di cuore che cerca di prendersi cura dei suoi studenti come può, Chiara, adolescente problematica che ha un bruttissimo rapporto con la madre single e molto giovane e Veronica, una timida studentessa vittima di bullismo.
I personaggi del professore e delle studentesse sono ben caratterizzati, nel professore e nei suoi colleghi si percepisce la frustrazione di fare un lavoro molto spesso sottovalutato e impastoiato in pratiche burocratiche assurde, mentre nelle ragazze è palese la difficoltà di affrontare un momento della crescita particolare. Maggi in questi casi è stato decisamente bravo. accanto a loro troviamo altri personaggi: un pianista mancato, " Lo Schumann dei poveri", un'attrice, baristi che cercano in qualche modo di sbarcare il lunario, tutti che cercano di tirare avanti tra mille problemi.
Gli ambienti in cui si svolgono le vicende sono cupi, freddi, quasi squallidi.
Quello che più mi ha stupito è che ad un certo punto ho pensato di aver capito chi fosse il colpevole, ma proseguendo con la lettura mi sono resa conto di aver preso una cantonata tremenda. Certo, avevo capito dove Maggi voleva portarci, ma l'assassino è stata proprio una grande sorpresa, tanto che ho immaginato lo scrittore che mi sussurrava all'orecchio "Ti ho fregata".
La scrittura è piacevole e scorrevole, con alcune battute ho anche riso. E' un libro che si lascia leggere anche se il finale è stato un po' troppo frettoloso: dopo pagine di attesa snervante, dove in un certo senso sono arrivata a pensare che l'assassino non si sarebbe fermato a due omicidi ( ad un certo punto mi aspettavo una vera e propria carneficina dato il numero di personaggi implicati nella faccenda), tutto si è risolto velocemente, anche troppo.
I personaggi che ho amato di più sono state le due ragazze, soprattutto alla luce di quanto accade nel finale del libro che non vi posso raccontare.
E' un libro che si lascia leggere, non mi ha mai annoiato e questo a mio avviso è un gran pregio e dato contiene la maggior parte degli elementi propri di un Noir lo consiglio agli amanti del genere.
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