Tutto sarà perfetto, di Lorenzo Marone
Titolo: Tutto sarà perfetto
Autore: Lorenzo Marone
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 30 maggio 2019
Pagine: 268, brossura
Costo: cartaceo € 16, 50 eBook € 9,99
Descrizione:
La vita di Andrea Scotto è tutto fuorché perfetta, specie quando c'è di mezzo la famiglia. Quarantenne single e ancora ostinatamente immaturo, Andrea ha sempre preferito tenersi alla larga dai parenti: dal padre Libero Scotto, ex comandante di navi, procidano, trasferitosi a Napoli con i figli dopo la morte della moglie, e dalla sorella Marina, sposata, con due figlie e con un chiaro problema di ansia da controllo. Quando però Marina è costretta a partire lasciando il padre gravemente malato, tocca ad Andrea prendere il timone. È l'inizio di un fine settimana rocambolesco, in cui il divieto di fumare imposto da Marina è solo una delle tante regole che vengono infrante. Tallonato da Cane Pazzo Tannen, un bassotto terribile che ringhia anche quando dorme, costretto a stare dietro a un padre ottantenne che non ha affatto intenzione di farsi trattare da infermo, Andrea sbarca a Procida e torna dopo anni sui luoghi dell'infanzia, sulla spiaggia nera vulcanica che ha fatto da sfondo alle sue prime gioie e delusioni d'amore e tra le case colorate della Corricella scrostate dalla salsedine. E in quei contrasti, in quell'imperfetta perfezione che riporta a galla ferite non rimarginate ma anche ricordi di infinita dolcezza, cullato dalla brezza che profuma di limoni, capperi e ginestre o dal brontolio familiare della vecchia Diane gialla della madre, Andrea troverà il suo equilibrio.
Andrea e Marina, fratello e sorella, lei dalla vita perfetta, cuscini di broccato, copriletto azzurro, diffusore di profumo in camera; lui irresponsabile, poco organizzato, cambia donne in continuazione. I due poli opposti di uno stesso pianeta, in comune un padre malato di cancro che sta morendo.
Marina deve partire ed è costretta a lasciare per due giorni il padre insieme ad Andrea a cui consegnerà una lista di regole da seguire.
Potete già immaginare come andrà a finire!
Il padre è sempre stato poco amorevole e ancor meno presente , sempre lontano con la sua nave e sempre felice di partire e lasciare moglie e figli a casa. Ora però è vecchio, malato e sembra svestirsi di tutte le paranoie che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita, ora è un uomo che fa e dice tutto ciò che gli passa per la testa e ha deciso di tornare a Procida per visitare per un'ultima volta la tomba della moglie.
Andrea è titubante, non vuole accontentarlo, Marina è stata chiara su come deve accudire il padre, ha compilato una lista ben precisa su cosa deve o non deve fare, quali medicine deve prendere, cosa non deve mangiare, ma alla fine cede.
Andrea, Libero e Augusto ( un cane bassotto decisamente fuori di testa) partono per Procida. E iniziano i problemi!
L'incontro con l'isola porterà Andrea a fare i conti con il passato, è un adulto immaturo che sarà costretto a rivedere le sue priorità e a costruirsi una vita nuova e magari perché no, a innamorarsi sul serio.
E' un libro evocativo, fatto di ricordi, di sale e di mare, di case scosse dal Maestrale in inverno, di foto di famiglia scattate all'improvviso per fissare momenti perfetti, di uomini che lavorano duramente per garantire un futuro ai propri figli, ma è fatto anche di dolore e di perdite.
La scrittura di Marone scorre fluida, senza fronzoli, è diretta al cuore del lettore, non perde mai tempo in dettagli inutili; i suoi personaggi sono sempre così umani nella loro fragilità, così imperfetti da essere veri, reali, persone come noi.
Ha la capacità Marone di farmi ridere, anche se poi alla fine ci scappa sempre e inevitabilmente qualche lacrima. Le sue storie mi incantano, mi regalano ogni volta nuove emozioni evocate soprattutto dalla sua capacità di descrivere profumi, odori e sapori che per me, da cittadina, sono sempre da scoprire. Spero tanto un giorno di poter visitare i luoghi di cui parla e riuscire a vederli con gli occhi di Marina, Andrea e perché no anche di Augusto. La pazzia di questo cane, che chissà perché odia i trolley ed è pieno di fissazioni, è qualcosa di esilarante.
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