Noi siamo infinito, di Stephen Chbosky
Titolo: Noi siamo infinito. Ragazzo da parete
Autore: Stephen Chbosky
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 21 maggio 2016
Pagine: 271, brossura
Costo: cartaceo € 16,90 eBook € 7,99
Descrizione:
Fra un tema su Kerouac e uno sul "Giovane Holden", tra una citazione da "L'attimo fuggente" e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, però possiamo essere amici. Per compensare, Charlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso, e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, al quale racconta ciò che vive, che sente, che ha intorno. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui.
Recensione:
Charlie vorrebbe che tutti fossero felici, è gentile, sa ascoltare, mette sempre la vita degli altri prima della sua, ma è anche un ragazzo solo che ha sentito per la prima volta un senso di appartenenza ad un gruppo dopo aver conosciuto Sam e Patrick, due ragazzi, sorella e fratello, dell'ultimo anno.
Charlie è il tipico ragazzo da parete, quello che alle feste se ne sta in disparte, quello che ai balli se ne sta in un angolo accanto alla radio per mettere la musica giusta al momento giusto. Non agisce, non prende iniziative, è intelligente e capisce le persone.
E piange, piange per tutto, tanto che ad un certo punto della lettura mi sono detta che se tutti gli adolescenti si comportano così non siamo affatto messi bene.
Per quanto abbia innumerevoli qualità positive, per buona parte del libro Charlie mi ha dato l'impressione di essere un ragazzo privo di spina dorsale. Nemmeno la sua enorme intelligenza me lo faceva apprezzare, poi però procedendo con la lettura, ho incominciato a pensare che qualcosa nella sua infanzia non fosse andata per il verso giusto, perché è vero che il periodo dell'adolescenza è complicato, ma la sofferenza palese di Charlie mi sembrava fin troppo eccessiva.
Scritto in forma epistolare, le vicende di Charlie sono di facile lettura. Il linguaggio è semplice, probabilmente perché l'intenzione dello scrittore era di farlo apparire come scritto da un adolescente, devo ammettere che in questo Chbosky è stato abile, infatti, malgrado la mia scarsa empatia nei confronti di Charlie, sono riuscita a leggere il libro in fretta e alla fine ho avuto la conferma di ciò che sospettavo sul suo passato dando così un senso alle sue lacrime e alle sue stranezze.
E' un libro che dà da pensare e riflettere soprattutto su come aiutare i nostri figli in un periodo così difficile come l'adolescenza, a quanto è importante riuscire a confidarsi e a chiedere aiuto in caso di bisogno. Dobbiamo renderli in grado di capire che si devono fidare di noi e sapere che ci siamo sempre per ogni evenienza.
Sentirsi "infinito" non deve essere solo la sensazione di un momento. Deve essere qualcosa di duraturo nel tempo capace di renderli sempre più forti.
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