La ragazza di fronte di Margherita Oggero

Descrizione

Quando era bambino, arrivato a Torino dal Sud, Michele era rimasto incantato dalla bambina che leggeva, seduta sul terrazzino di fronte. Quando era bambina, tormentata dai fratelli gemelli scatenati, Marta si rifugiava sul balcone per sognare le vite degli altri. Come una folata di vento che scompigli la quiete del grande cortile che li separa, ora la vita ha rimescolato le carte. Marta è una donna adulta, indipendente e sola, con un solo motto - bastare a se stessi, come i gatti - e un solo piacere segreto: spiare da dietro le tende, al buio, la finestra di fronte. È andata lontano, ha viaggiato e da poco è tornata a casa, in un condominio simile a quello dell'infanzia. Anche Michele si è spinto dove nessuno avrebbe pensato, e ogni giorno per mestiere vede gente che fugge e che torna: guida i Frecciarossa attraverso l'Italia, e in poche ore solca la penisola per poi rientrare nel suo nuovo appartamento e affacciarsi ancora una volta su un cortile. Fino a quando succede una cosa imprevista, anzi più d'una: di quelle che accelerano il corso dell'esistenza, che costringono a uscire dal guscio protettivo che ci costruiamo, a guardarsi negli occhi. A quanti di noi è capitato di abitare in un grande caseggiato, di quelli con un ampio cortile di giorno popolato di voci e la sera di luci che rivelano le vite degli altri? 



Recensione

Siamo a Torino, un bambino venuto dal sud con la famiglia inizia ad interessarsi alla lettura per far colpo sulla bambina seduta sul balcone del palazzo di fronte spesso impegnata a leggere per sfuggire ai suoi fratelli.

Crescono, si perdono di vista. Figlio di emigrati lui, guida i Frecciarossa dopo essersi laureato in ingegneria elettromeccanica. Figlio di un medico lei, fa l'archivista.

La sua vita non è stata facile, abbandonata da piccola dalla madre e cresciuta da tate e cameriere, non è in grado di superare il dolore come hanno fatto i suoi fratelli e avendo subito anche una delusione d'amore è astiosa, cova rancore e non è ben disposta verso le persone che non conosce.

Passa il suo tempo a spiare il suo dirimpettaio che un bel giorno se ne va. Arriva un nuovo inquilino che guarda caso è il bambino ormai cresciuto che la spiava da piccolo. Michele ritrova così il suo primo amore, ma lei all'inizio tira fuori le unghie e di Michele non ne vuole proprio sapere.
la Oggero non ha decisamente scritto un romanzo d'amore scontato. i due personaggi non vivono nel mondo delle nuvole come accade spesso a quelli dei romanzi rosa. Sono due persone che nella vita hanno dovuto lottare, hanno dovuto affrontare problemi non indifferenti per arrivare ad essere quelli che sono. Naturalmente la storia sarà a lieto fine, anche se condensato in 10 righe, cosa che mi ha leggermente infastidito. In effetti, mentre stavo leggendo questo libro sul Kindle, continuavo a guardare in fondo allo schermo per vedere quanto mancava alla fine e all' 85% di lettura mi sono chiesta cosa aspettasse Marta a deporre quell'aria da superba e antipatica per gettarsi nelle braccia di Michele, che, devo proprio dirlo, ha avuto parecchia pazienza e non si è arreso di fronte alla sua aria di superiorità.
Una superiorità che a tratti è anche fastidiosa, portata all’eccesso ed è per questo motivo che il libro non mi ha entusiasmato molto. Sara non è decisamente il mio personaggio preferito, mentre Michele, con la sua pazienza,  mi ha conquistato subito rendendo la storia piacevole. Le parti in cui si parla di Sara mi sono sembrate un po’ lente, forse per la scarsa empatia che ho provato per il personaggio, mentre quelle con Michele le ho trovate più scorrevoli.


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