La ragazza che voleva essere Jane Austen, di Polly Shulman


Descrizione

Julia, quindici anni, è una gran lettrice di Jane Austen. La sua migliore amica, Ashleigh, è un'Entusiasta: tende ad abbracciare con ardore tutte le inclinazioni di Julie, e scoperta Jane Austen non la lascia più, si esprime come una sua eroina, si veste ispirandosi alla sua galleria di personaggi femminili, e trascina Julia alla ricerca dell'anima gemella. L'occasione si presenta al ballo di una vicina prep school, dove conoscono Grandison e Ned. Ma c'è un piccolo problema: le ragazze s'innamorano tutte e due di Grandison. Julia non si dichiara, ma non sa neanche rassegnarsi. Poi un ammiratore segreto le invia doni e sonetti. Julia sogna senza sperarci un lieto fine alla Jane Austen.

Recensione

Ci sono cascata un'altra volta. Mi basta il nome, Jane Austen e mi butto a capofitto nella lettura dell'ennesimo libro che la cita per poi rimanere irrimediabilmente delusa.
Come storia non è male, probabilmente però è rivolta alle adolescenti e infatti parla di adolescenti, quindi già solo per questo avrei dovuto lasciar perdere.
La protagonista scopre Jane Austen, per la precisione si imbatte in Orgoglio e pregiudizio e da qui parte tutta la storia. Ha infatti la brillante idea di parlarne alla sua amica del cuore ( e già a questo punto ho ringraziato il cielo di non aver mai incontrato durante la mia adolescenza un personaggio del genere: da sopprimere) che si immedesima alla grande nell'eroina del libro e si getta alla ricerca del suo Darcy, agendo da schiacciasassi e cacciando più di una volta la protagonista nei guai.
E una domanda mi sorge spontanea: tutte le adolescenti sono così? Grazie al cielo no, o almeno lo spero!
Per quanto la storia possa essere divertente (non posso negare che a tratti ho anche riso), l'ho trovata un po' assurda e tirata per i capelli.
Le due ragazze sono così diverse che mi sono chiesta come facessero a sopportarsi e per avere solo 16 anni le loro vicende sentimentali mi sono sembrate esagerate: tutta slanci passionali una, sospiri e paranoie mentali l'altra, per poi arrivare velocemente ad un finale prevedibile e scontato.
Non c'e niente da fare, la nostra Jane Austen è inimitabile, e poi, chi delle due voleva essere Jane? La protagonista o l'amica? Secondo me i ruoli non sono stati ben definiti, anche perché, ma questa è puramente una mia teoria, più che a Jane le due ragazze si rifacevano a Elisabeth Bennet, colei che è stata capace di conquistare Darcy.
Diciamo che mi ha dato l'impressione di un libro scritto di getto, con personaggi poco credibili dove  Jane Austen povera, è semplicemente un mezzo per attirare lettrici adoranti delle sue opere (una a caso: la sottoscritta che sicuramente si farà fregare ancora!).

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