La randagia, di Valeria Montaldi
Titolo: La randagia
Autrice: Valeria Montaldi
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 28 marzo 2017
Pagine: 432
Costo: cartaceo € 19,00 eBook € 6,99
Descrizione:
1494. Nella vecchia casupola annidata fra i boschi di Machod, vive, sola, Britta da Johannes, una giovane, bellissima donna. Sebbene siano in molti a ricevere beneficio dai suoi rimedi erboristici, Britta suscita paura. La sua solitudine è alleviata dal legame, appassionato e furtivo, con il figlio del castellano. Quando un doloroso avvenimento mette fine alla loro storia d'amore, per Britta comincia una terribile discesa all'inferno. Maldicenze e calunnie si accumulano contro di lei, fino ad arrivare alle orecchie dell'inquisitore. Il giudizio finale è inappellabile: Britta è una strega e il suo destino è il rogo. 2014. È un gelido mattino di novembre quando Barbara Pallavicini, studiosa di medievistica, raggiunge le rovine del castello di Saint Jacques aux Bois. Lì troverà l'ultimo tassello della sua ricerca, l'iscrizione lasciata da una donna condannata per stregoneria. Nella penombra del sotterraneo, gli occhi di Barbara incontrano quelli spenti di un cadavere. Atterrita, chiama i carabinieri. Giovanni Randisi, maresciallo del Comando di Aosta, identifica la vittima: è una ragazza del luogo, ossessionata da storie di demoni e malefici. Le indagini, in lotta contro il tempo, diventano ancora più affannose quando si viene a sapere che la migliore amica della vittima è misteriosamente scomparsa. Perché una ragazza dedita all'occulto è stata uccisa fra le stesse mura che cinquecento anni prima avevano imprigionato una strega?
Recensione:
Una giovane ricercatrice di Milano, Barbara Pallavicini, sta cercando notizie su una donna, Britta da Johannes, condannata a morte nel 1495 e bruciata viva perché accusata di stregoneria. Britta viveva a Machod, in Valle D'Aosta.
Era una giovane donna bellissima e un'abile conoscitrice delle capacità curative delle erbe.
Durante le sue ricerche Barbara visita un vecchio castello abbandonato perchè è il luogo in cui Britta era stata imprigionata e scopre il cadavere di una giovane donna, all'indagine per scoprire l'assassino partecipano il maresciallo Giovanni Randisi e la sua giovane collega Claudia Lucchese.
I capitoli dedicati al racconto delle indagini sono alternati con quelli in cui viene raccontata la storia della giovane Britta.
Il personaggio principale del libro, Britta, è ben caratterizzato.
La storia di Britta mi ha affascinato, è una donna forte e determinata, ha sofferto molto nella sua vita: viene ingiustamente accusata di stregoneria, perde l'uomo che ama, viene derisa e torturata, ma non per questo si lascia andare alla disperazione e tenta di difendersi con ogni mezzo dalle false accuse contro la sua persona e le ricerche sulla sua vita aiuteranno in qualche modo i carabinieri a scoprire anche l'identità dell'assassino dei giorni nostri, infatti la dottoressa Pallavicini e i due Marescialli dei carabinieri, Lucchese e Randisi, lavoreranno assieme per arrivare alla verità.
Mi sono piaciuti di meno invece i due carabinieri che si occupano dell'indagine. Ho trovato Randisi troppo freddo e sulle sue, mentre Lucchese mi è sembrata la classica ragazzetta gelosa e rompiscatole, preoccupata solo di fare bella figura con il suo collega.
Ho preferito decisamente la parte del libro ambientata nel Medioevo, la parte storica da cui prende spunto il libro, l'ho trovata avvincente ed è stato molto interessante seguire anche le ricerche della dottoressa Pallavicini, una studiosa molto scrupolosa.
Nella parte dedicata ai giorni nostri spesso però il racconto è diventato prolisso e mi ha annoiata un po', ma nel complesso posso dire che è un bel libro.
Comunque sono sincera, preferisco la Montaldi come scrittrice di romanzi storici piuttosto che di thriller.
Recensione:
Una giovane ricercatrice di Milano, Barbara Pallavicini, sta cercando notizie su una donna, Britta da Johannes, condannata a morte nel 1495 e bruciata viva perché accusata di stregoneria. Britta viveva a Machod, in Valle D'Aosta.
Era una giovane donna bellissima e un'abile conoscitrice delle capacità curative delle erbe.
Durante le sue ricerche Barbara visita un vecchio castello abbandonato perchè è il luogo in cui Britta era stata imprigionata e scopre il cadavere di una giovane donna, all'indagine per scoprire l'assassino partecipano il maresciallo Giovanni Randisi e la sua giovane collega Claudia Lucchese.
I capitoli dedicati al racconto delle indagini sono alternati con quelli in cui viene raccontata la storia della giovane Britta.
Il personaggio principale del libro, Britta, è ben caratterizzato.
La storia di Britta mi ha affascinato, è una donna forte e determinata, ha sofferto molto nella sua vita: viene ingiustamente accusata di stregoneria, perde l'uomo che ama, viene derisa e torturata, ma non per questo si lascia andare alla disperazione e tenta di difendersi con ogni mezzo dalle false accuse contro la sua persona e le ricerche sulla sua vita aiuteranno in qualche modo i carabinieri a scoprire anche l'identità dell'assassino dei giorni nostri, infatti la dottoressa Pallavicini e i due Marescialli dei carabinieri, Lucchese e Randisi, lavoreranno assieme per arrivare alla verità.
Mi sono piaciuti di meno invece i due carabinieri che si occupano dell'indagine. Ho trovato Randisi troppo freddo e sulle sue, mentre Lucchese mi è sembrata la classica ragazzetta gelosa e rompiscatole, preoccupata solo di fare bella figura con il suo collega.
Ho preferito decisamente la parte del libro ambientata nel Medioevo, la parte storica da cui prende spunto il libro, l'ho trovata avvincente ed è stato molto interessante seguire anche le ricerche della dottoressa Pallavicini, una studiosa molto scrupolosa.
Nella parte dedicata ai giorni nostri spesso però il racconto è diventato prolisso e mi ha annoiata un po', ma nel complesso posso dire che è un bel libro.
Comunque sono sincera, preferisco la Montaldi come scrittrice di romanzi storici piuttosto che di thriller.
non conosco questa autrice.
RispondiEliminami piace molto l'analisi che ne hai fatto e accetto il tuo consiglio, se dovessi iniziare a leggere i suoi libri di certo partirei dagli storici
Io te li consiglio perché sono tutti molto belli.
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