Circe, di Madeline Miller


Titolo: Circe
Autrice: Madeline Miller
Casa editrice: Sonzogno
Data di pubblicazione: 14 febbraio 2019
Pagine: 411, Brossura
Costo: cartaceo € 19,00 eBook 9,99

Descrizione:

Nella casa del dio Sole nasce una bambina, Circe, tanto diversa dai suoi genitori e fratelli divini. Ha un aspetto fosco, un carattere difficile e, soprattutto, preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Per queste sue eccentricità, e a seguito dei primi amori infelici, finirà esiliata sull’isola di Eea, dove affinerà le arti magiche, scoprirà le virtù delle piante e apprenderà a addomesticare le bestie. Qui il suo destino si incrocerà con quello di alcuni dei principali eroi della mitologia classica: l’inventore Dedalo e il suo figlio ribelle Icaro, il mostruoso Minotauro, l’avventuroso Giasone e la tragica Medea, e poi, naturalmente, il suo amato Odisseo, ma anche il figlio di lui Telemaco e la moglie Penelope. Sulla base di una solida conoscenza delle fonti e di una profonda comprensione dello spirito greco, Madeline Miller torna a raccontarci, nel suo stile avvincente, una delle figure più affascinanti e misteriose del mito e a offrirci un sapiente panorama delle grandi storie dell’antichità.

Recensione:

Sentii parlare della maga Circe per la prima volta tanti, tantissimi anni fa.

Frequentavo la scuola elementare e la nostra insegnante, ogni tanto, finite le lezioni, ci leggeva le avventure di Odisseo. Me lo ricordo ancora quel libro, quanto desideravo averlo! Mi innamorai perdutamente degli eroi e degli dei di cui parlava e in me nacque una passione smodata per tutto ciò che riguardava la Grecia e successivamente per l'antica Roma.

Circe non ne usciva molto bene. Come osava, lei, stupida maga, trasformare i compagni di Odisseo in porci? Ma che ne sapeva lei di quanto strenuamente avevano combattuto contro Troia? Erano eroi, e come tali andavano trattati, inoltre Odisseo era atteso con trepidazione Penelope, la sua devota e leale moglie, non aveva tempo da perdere dietro a una del genere!
Questa era ciò che pensavo, e anche successivamente, sia alle medie che alle superiori, per la maga Circe avevo proprio poca considerazione.

Mai e poi mai avrei pensato che sarebbe arrivato il giorno in cui avrei cambiato idea su questa donna e avrei imparato ad amarla!

Il libro è scritto davvero bene. La Miller sa ammaliare il lettore, desta subito il suo interesse fin dall'inizio. Già con le prime pagine si entra in un mondo di sogno dove dei minori, gli Olimpi, i Titani, tutti agiscono secondo le proprie inclinazioni egoistiche a cui Circe in qualche modo tenta di sottrarsi, perché la piccola Circe non è come loro, Circe sa cos'è la pietà, la solitudine, Circe di divino ha ben poco.

E' una ninfa diversa da quella che ci descrive Omero nell'Odissea. Prima di essere una maga è una bambina desiderosa di affetto, un affetto che il padre Elios e la madre Perseide le negano. Non è piacevole come le sue sorelle, non è bella e seducente, anche la sua voce ha poco di divino, assomiglia a quella degli umani, quindi viene snobbata e derisa.
Anche l'amore le è precluso e per colpa dell'amore scatena su sé stessa l'ira di Zeus e viene mandata in esilio sull'isola d Eea.

Zeus, il re degli dei, sempre con la paura addosso di perdere il suo regno non ha pietà per Circe, la fa spiare da Ermes perché teme i suoi poteri: sapere che Circe può trasformare le ninfe in mostri non fa molto bene ai suoi nervi!
E per Circe tutti questi dei sono inutili, gretti e cerca di ostacolarli con tutta la sua forza.

Le vicende raccontate in questo libro sono notevoli, imprimono al racconto dinamicità, è un continuo susseguirsi di incontri per Circe: dei, umani, eroi, e poi lui, Odisseo, che da questo libro non ne esce molto bene, non è più l'eroe descrittoci a scuola, è un uomo complicato, l'uomo astuto dei versi di Omero diventa un approfittatore, un vero egoista, abile a prendere quanto è più possibile dagli altri, un portatore di infelicità.

Ma se devo essere sincera, la parte del libro che mi ha emozionata di più è stata quella in cui viene narrato lo scontro fra Circe e Atena. Atena, fra gli dei dell'Olimpo, è la mia dea preferita. E' la dea della saggezza, della tattica militare, ma anche delle ricamatrici e delle tessitrici, non ha un bel carattere e con Circe ha uno scontro aperto per via di Telegono, il figlio che la maga ha avuto da Odisseo, ed è proprio in questo punto del libro che emerge Circe con tutta la sua potenza, perché non c'è donna più forte di colei che è disposta a tutto pur di difendere il proprio figlio. Ecco che allora non si può non amare la forza, la determinazione e il coraggio di questa donna.
Atena in questo frangente appare solo come una dea capricciosa e fastidiosa, Circe invece prima di essere dea è una madre, e non c'è niente come l'amore di una madre che può opporsi ad una dea potente come Atena.

La Miller ha impresso forza e spessore in Circe, non è più un personaggio di contorno alle vicende di un eroe, ma è essa stessa personaggio principale della vicenda. Se si entra in empatia con lei il libro diventa un compagno ideale per viaggiare attraverso i secoli, incontrare personaggi leggendari e conoscere le loro vicende. 

La storia di Circe è naturalmente romanzata, ma è intrecciata con tanti bellissimi miti che gli antichi ci hanno tramandato. Miti che sono alla base della nostra cultura che ha origine da quella classica, una cultura che la Miller conosce benissimo e che ha dato origine a questo libro meraviglioso.

Se amate gli antichi poemi omerici, se volete incontrare Odisseo, Dedalo, Arianna e Teseo, Minosse e il Minotauro allora questo è il libro giusto per voi.

Commenti

  1. lo so devo leggerlo, ne parlate tutte troppo bene di questo libro!

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    1. Forza, su su che aspetti? Sono convinta che ti piacerà.

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