L'isola delle farfalle, di Corina Bomann
Titolo: L'isola delle farfalle
autrice: Corina Bomann
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 2 gennaio 2015
Pagine: 496, Brossura
Costo: cartaceo € 10,20 eBook 4,99
Descrizione:
Mentre assiste impotente alla fine del suo matrimonio, Diana, una giovane avvocatessa berlinese, parte per l'Inghilterra per rivedere l'amata zia in punto di morte. Nelle sue ultime parole, la zia accenna a un segreto di famiglia custodito gelosamente per lunghi anni, chiedendo alla nipote di riportarlo finalmente alla luce. Seguendo le sue indicazioni, nell'antica e lussuosa dimora di Tremayne House, Diana rintraccia alcuni oggetti, tra cui una vecchia foto ingiallita che ritrae una donna di fronte a una casa tra le palme. Si tratta forse della bisnonna che un tempo viveva in Sri Lanka? Diana parte per quelle terre lontane alla ricerca delle proprie origini, e sull'isola delle farfalle scopre l'antica profezia che ha cambiato per sempre il destino della sua famiglia, un amore proibito e mai dimenticato, e la strada per ritrovare finalmente se stessa. E sarà proprio una farfalla a indicarle la via.
Ci sono libri che entrano nella vita delle persone e lasciano il segno. A me è successo con questo.
E' una storia che affonda le sue radici durante il periodo coloniale inglese e risale di generazione in generazione fino ai giorni nostri, quando Diana, avvocato che vive in Germania, riceve da una vecchia zia l'incarico di svelare un antico mistero legato alla famiglia e alle sue origini. Per farlo Diana affronterà un lungo viaggio fino in Sri Lanka, l'isola dell'Oceano Indiano dove i suoi antenati di origine inglese avevano, un tempo, delle piantagioni di tè.
Il suo però non è solo un viaggio per riscoprire le sue origini, ma anche per dare una svolta alla sua vita che sta attraversando un momento davvero difficile. Passo dopo passo Diana riuscirà a svelare il mistero e a curare il suo cuore ferito da un marito fedifrago, cosa che comunque non sarà semplice.
Certo, nel libro alcune situazioni sono tirate un po' per i capelli (vedasi alcuni ritrovamenti di oggetti inerenti al mistero di cui non parlo per non spoilerare), ma ho adorato Grace e Vikrama, i due personaggi principali ben descritti dall'autrice e poi ho apprezzato le descrizioni degli ambienti a partire da quelle delle case in stile vittoriano: la fredda e umida Tremayne House in Inghilterra e quella di Nuwara Elye dove le giovani Tremayne si devono trasferire con i genitori per portare avanti la piantagione di tè di uno zio morto in circostanze misteriose e che è un vero e proprio trionfo di colori, soprattutto grazie ai fiori di Frangipane.
Naturalmente il fulcro del libro è una storia d'amore, ma non come le solite che troviamo nei Romance, questa è particolare, non scontata.
Interessanti poi sono alcuni passi che trattano le vicende storiche che hanno accompagnato lo Sri Lanka fino ai giorni nostri, vicende di cui sapevo ben poco che mi hanno incuriosito a tal punto da spingermi a fare ricerche su questo paese così lontano. Questo è il bello della lettura: non si finisce mai di scoprire cose nuove, la curiosità di sapere è sempre tanta e si può imparare molto.
Posso dire che questo libro è stata una piacevole scoperta e che ho trovato la scrittura di Corina Bomann coinvolgente, al punto di lasciarsi trasportare con la mente all'interno della tenuta e di ammirare con gli occhi dell'immaginazione la flora e la fauna dell'isola.
Ciao! Leggendo la tua recensione riflettevo su quanto siano diversi i gusti di noi lettori. Io questo libro non sono riuscita neanche a finirlo, non mi piaceva. Devo dire che ho provato a leggerlo molti anni fa e quindi non è detto che non possa dargli un'altra possibilità, magari cambio idea :)
RispondiEliminaE' vero, ognuno di noi ha i suoi gusti ed è il bello della lettura e dello scambio di opinioni. Rende tutto più interessante.
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