Vecchi amici nuovi amori, di Sybil G. Brinton


Titolo: Vecchi amici nuovi amori
Autrice: Sybil G. Brinton
Editore: Jo March
Data di pubblicazione: 26 settembre 2020 
pagine: 341
Costo: cartaceo € 14,00


Descrizione:
I libri che amiamo finiscono sempre troppo presto. Girata anche l'ultima pagina, siamo invasi da una pungente malinconia per quel racconto che ha toccato la nostra vita e poi si è chiuso per sempre. Questo è ciò che prova un devoto Janeite alla fine di ogni storia nata dalla penna di Jane Austen. Esattamente un secolo fa, lo stesso sentimento deve aver tormentato Sybil Grace Brinton, spingendola, inconsapevole di dare inizio a un genere letterario fortunatissimo, a scrivere "Vecchi amici e nuovi amori", il primo sequel austeniano di cui si abbia notizia, pubblicato proprio nel 1913 dall'editore londinese Holden & Hardingham. Un gioco letterario che tenta di portare tutti in una volta sulla scena i personaggi principali dei romanzi canonici della "cara zia Jane": "Ci ritroviamo così in una sorta di famiglia allargata, molto simile, per inciso, a quella reale di Jane Austen, dove i rapporti di parentela si uniscono a quelli riguardanti amici e conoscenti, in una ragnatela di relazioni che porta a compimento molti dei destini, in particolare matrimoniali, lasciati in sospeso nei romanzi austeniani" (dall'Introduzione di Giuseppe Ierolli).

Recensione:

Leggere il libro della Brinton è come immergersi totalmente nel mondo di zia Jane e incontrare tutti i suoi personaggi in una volta sola.

La scrittrice infatti ha avuto la grande capacità di riunire la maggior parte dei personaggi della Austen in un'unica opera, dando spessore soprattutto a quelle figure che nei suoi romanzi canonici rimangono sempre ai margini.

In alcuni tratti è stata però una lettura lenta, quasi soporifera perché spesso la Brinton si è dilungata un po' troppo su alcuni fatti riguardanti i personaggi. Il libro è ricco di intrecci amorosi e fraintendimenti e con la sua narrazione riscopriamo le caratteristiche peculiari di uomini e donne già incontrati anche se ogni tanto le loro vicende mi sono sembrate portate all'estremo, detto fra noi poi, di Jane Crawford, che già mi era piaciuta poco in Mansfield Park, l'unico libro dei 6 canonici di Jane Austen che ho letto con difficoltà, ne avrei fatto sicuramente a meno: mi è proprio antipatica, niente riscatto per lei, è un personaggio che ho sempre considerato subdolo e arrivista e secondo me,  la Brinton con lei, è stata troppo buona: se fosse stato per me non ci sarebbe mai stato un lieto per Jane Crawford.

Non è facile reggere il confronto con una grande scrittrice come Jane Austen e questo libro ne è la prova, è un derivato e solo zia Jane è in grado di suscitare forti emozioni, ma l'ho trovato abbastanza verosimile ed è stata una lettura piacevole.

Ringrazio la casa editrice Jo March perché con le sue pubblicazioni ci regala sempre delle chicche per lo più sconosciute e mai tradotte in Italia.


Commenti

Post popolari in questo blog

Numa Pompilio, il figlio dei Numi, di Franco Forte, Flavia Imperi, Beppe Roncari

Il canto dell'elefante di Wilbur Smith

Tu leggi? Io scelgo...8 L'amore addosso di Sara Rattaro